top of page

Il Torcolato: vino bianco veneto, anche detto Pasquale.

Benvenuti nelle colline vicentine, qui viene prodotto un tesoro enologico chiamato Torcolato: questo vino bianco passito veneto, detto anche Pasquale, ha catturato l'anima degli amanti del vino di tutto il mondo, con il suo sapore unico e la sua affascinante storia.

Il Veneto è da sempre rinomato per vini come l’Amarone o il Prosecco, ma l’«Oro di Breganze» -come viene definito - é un vero e proprio gioiello: ottenuto da uve del vitigno Vespaiola (minimo 85%), raccolte tardivamente ed appassite naturalmente, questo vino è il risultato di un processo artigianale che richiede tempo, pazienza e un'attenta selezione delle uve migliori.

Numerosi premi e riconoscimenti gli sono stati conferiti nel corso degli anni, attestando la sua qualità ed importanza nel panorama vinicolo internazionale, facendolo diventare un vero e proprio ambasciatore delle tradizioni vitivinicole del Veneto.


Storia del Torcolato.

Già nel 1754 il poeta Aureliano Acanti ne il «Roccolo» cita l’uva Vespaiola ed il Torcolato, appassito, con i grappoli attorcigliati ed appesi con una corda alle travi del granaio (per risparmiare spazio e proteggere i preziosi acini dai possibili roditori)". L’invenzione commerciale del Torcolato va però attribuita a Fausto Maculan, il quale trovò in questo vino, verso la fine degli anni '70, la soluzione ideale alla sua – al tempo ardita – ambizione di far concorrenza ai Sauternes.

Sempre Acanti lo indica come "il Vinsanto prelibato, il dolcissimo pasquale" e ne spiega il motivo:

"si dice questo vino Pasquale, perché si fa se no verso Pasqua d'agnello, serbandosi fino allora l'uva appiccata all'aria. Tutte le nostre uve delicate vi riescono mirabilmente. Serbato un tal liquore fino a terzo anno diventa squisitissimo".

Si presume che il nome Torcolato derivi dalla parola latina "torculum", che significa torchio, poiché le uve venivano spremute con l'ausilio di torchi tradizionali per ottenere il succo dolce e concentrato necessario alla produzione di questo vino.

Le origini del Torcolato sono strettamente legate alla tradizione della vendemmia tardiva e all'essiccazione delle uve, pratiche che risalgono all'epoca dei Romani e che sono state tramandate di generazione in generazione. Ancora oggi, la produzione del Torcolato avviene seguendo metodi tradizionali, con grande attenzione alla selezione delle uve e alla cura dei grappoli durante il processo di essiccazione.


L'esclusivo processo produttivo del Torcolato.

uve di Torcolato | Pupitres.it

La produzione del Torcolato è un processo laborioso che richiede tempo, abilità e dedizione. Dopo la vendemmia, le uve Vespaiola vengono attorciliate a degli spaghi appesi alle travi di granai o ambienti areati, per un periodo di almeno due-tre mesi.

Durante questo periodo, le uve perdono parte dell'acqua e concentrano i loro zuccheri, conferendo al vino un sapore dolce e complesso.

Una volta essiccate, le uve vengono delicatamente pressate per ottenere il mosto, che viene poi fermentato lentamente a temperatura controllata. Questa fermentazione lenta e delicata permette al vino di sviluppare i suoi caratteristici aromi e la sua struttura equilibrata.


Dopo la fermentazione, il vino viene affinato in botti di legno per almeno un anno, per permettere ai suoi aromi e sapori di evolversi e arricchirsi ulteriormente. Solo dopo questo periodo di maturazione, il Torcolato è pronto per essere imbottigliato e gustato (non può essere immesso al consumo prima del 31 dicembre dell'anno successivo a quello della vendemmia).

La qualificazione aggiuntiva «riserva» può essere utilizzata dopo un periodo minimo di invecchiamento non inferiore a due anni (con decorrenza dal primo novembre dell'annata di produzione delle uve).


Caratteristiche e profilo gustativo del Torcolato.

I vigneti si estendono sulle colline vicentine, dove le vigne beneficiano di un clima ideale e di terreni ricchi di minerali: queste condizioni favorevoli conferiscono al Torcolato i suoi aromi distintivi.

Il Torcolato si presenta, quindi, con un colore dorato intenso, che richiama alla mente i caldi tramonti sulle colline venete. Il suo aroma è complesso e avvolgente, con note di fiori bianchi, miele, uva passa, vaniglia, albicocca e legni pregiati. Al palato, il Torcolato si distingue per la sua dolcezza piacevole e avvolgente, bilanciata da una buona acidità che ne esalta la freschezza.


Abbinamento del Torcolato con il cibo.

Le caratteristiche uniche del Torcolato lo rendono un vino versatile, adatto ad accompagnare una vasta gamma di piatti e occasioni.

Per quanto riguarda i dessert, il Torcolato si sposa perfettamente con dolci a base di frutta secca, come torte alle noci o vi consigliamo di provate con la Gubana (friulana). La sua dolcezza avvolgente e i suoi aromi complessi si combinano magnificamente con i sapori intensi della frutta secca, creando un'esperienza gustativa unica.


Il Torcolato, però, non si limita solo ai dessert: è anche un ottimo compagno per formaggi a lunga stagionatura (es. Parmigiano Reggiano o Asiago stravecchio), formaggi erborinati (es. Gorgonzola) e foie gras. La sua morbida componente zuccherina contrasta piacevolmente con la sapidità e la complessità dei formaggi, creando un abbinamento sorprendente e delizioso. Inoltre, con ogni buon passito che si rispetti, può essere apprezzato da solo come un vero e proprio momento di piacere e relax.


Cantine e vigneti del Torcolato in Veneto.

Il Torcolato è prodotto principalmente nelle colline del Breganze, nel Veneto, una zona che vanta una lunga tradizione nella produzione di vini di qualità. Qui, numerose cantine si dedicano alla produzione artigianale del Torcolato, seguendo metodi tradizionali tramandati di generazione in generazione.

Tra le cantine più rinomate del territorio, troviamo Maculan, Col Dovigo, Le Vie Angarano, Miotti Firmino e Beato Bartolomeo, che producono Torcolato di alta qualità, rispettando le tradizioni locali e valorizzando le caratteristiche uniche del territorio.

Come conservare e servire correttamente il Torcolato.

Per godere appieno delle caratteristiche del Torcolato, è importante conservarlo e servirlo correttamente: deve essere conservato - come tutti i vini del resto - in un luogo fresco e buio, lontano da fonti di calore e luce diretta.

Quando si serve è consigliabile farlo ad una temperatura di circa 10-12 gradi, per permettere ai suoi aromi di esprimersi al meglio. È consigliabile servirlo negli piccoli calici, dedicati ai vini passiti, o in alternativa in calici da vino bianco, in modo da concentrare gli aromi e apprezzare al meglio la complessità olfattiva.


Sagre ed eventi sul Torcolato.

Le colline del Veneto sono sede di numerosi festival ed eventi dedicati al Torcolato, che offrono l'opportunità di scoprire e degustare questo vino straordinario in un'atmosfera unica.

Uno delle feste più famose è la Prima del Torcolato di Breganze, che si svolge ogni anno nel mese di gennaio. Durante questo festival, le cantine del territorio aprono le loro porte al pubblico, offrendo degustazioni guidate e visite ai vigneti, per permettere ai visitatori di immergersi nella storia e nelle tradizioni del Torcolato.

Altri eventi e sagre si svolgono in diverse località del Veneto, offrendo l'opportunità di scoprire questo vino straordinario in combinazione con la cucina locale e le tradizioni del territorio.


Conclusioni.

Questo vino passito è il risultato di un'arte enologica che combina tradizione, passione e maestria.

Scoprire il mondo del Torcolato significa immergersi in un viaggio attraverso secoli di tradizioni vinicole, tra colline rigogliose e vigneti baciati dal sole. È un'esperienza che coinvolge tutti i sensi, dalla vista al gusto, dalla fragranza avvolgente all'emozione che solo un vino così unico può suscitare.

Che siate appassionati di vino o semplicemente curiosi di scoprire nuovi sapori, il Torcolato vi sorprenderà e conquisterà con la sua bellezza e la sua eccellenza. Un viaggio nelle colline del Veneto che vi porterà alla scoperta di un tesoro enologico senza tempo.


185 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page