Benvenuti nel mondo del Sangiovese, il vino più coltivato e amato in Italia. Questo vitigno famoso per essere l'anima di alcune delle più prestigiose etichette toscane, è un tesoro nazionale.
La sua personalità ha conquistato il cuore degli appassionati di vino di tutto il mondo, grazie alla sua complessità aromatica e alla capacità di invecchiamento straordinaria.
La storia del Sangiovese e origine del/i nome/i.
Il Sangiovese è storicamente sempre stato apprezzato dai vignaioli italiani e utilizzato per la produzione di vino da tavola. Una versione attribuisce la paternità del nome ad un monaco cappuccino del convento di Sant’Arcangelo di Romagna - RN (vicino al monte Giove) che durante un banchetto in onore di Papa Leone XII lo definì “Sanguis Jovis” (sangue di Giove). Alcuni sostengono invece che il nome derivi da San Giovanni e quindi sia originario di San Giovanni Valdarno - AR, dove sarebbe nato.
Le prime notizie sul Sangiovese risalgono al 1590 quando Giovanvettorio Soderini in un suo trattato descrive il "Sangioveto" o "Sangiogheto" come:
"vitigno sugoso e pienissimo di vino ... che non finisce mai".
Tra i vari nomi del Sangiovese e relativi cloni troviamo: ‘Sangioveto’, 'Sangiogheto', Prugnolo Gentile’, ‘Brunello’ o ancora ‘Morellino’ in Toscana, ‘Nielluccio’, ‘Niella’ o 'Niellucciu' in Corsica e ‘Tuccanese' in Puglia.
Caratteristiche del Sangiovese e origine genetica.
Il Sangiovese si distingue per le sue caratteristiche inconfondibili: un colore rubino intenso, un aroma complesso di frutti rossi (amarena, mora, prugna, ribes, etc), fiori (viola, rosa), spezie (vaniglia, cannella, cuoio, etc), un'acidità generosa e un gusto elegante e armonioso. Recenti studi genetici hanno scoperto che il Sangiovese è un incrocio tra i vitigni Ciliegiolo e Calabrese di Montenuovo, quest'ultimo ormai scomparso.
Classificazione attuale del Sangiovese per biotipi.
GROSSO o BRUNELLO (es. Brunello Montalcino);
PICCOLO (prodotto in quasi tutte le regioni del centro e del sud);
ROMAGNOLO A CANNELLO LUNGO (diffuso in Romagna);
PRUGNOLO GENTILE (es. Vino Nobile di Montepulciano);
DEL GROSSETANO (es. Morellino di Scansano).
Le diverse regioni di coltivazione del Sangiovese.
Il Sangiovese è il vitigno a bacca rossa più coltivato in Italia (circa l'11% della superficie vitata italiana) ed ogni regione presenta il proprio terroir e clima unici. Le principali regioni vitivinicole in quanto a produzione sono la Toscana, l'Emilia-Romagna, l'Umbria, Marche, Campania e Puglia. E' in Toscana e Romagna che raggiunge la sua massima espressione. Le colline toscane offrono un terroir unico, caratterizzato da suoli ricchi di minerali e un clima ideale per la maturazione delle uve Sangiovese. Alcune delle zone più rinomate per la coltivazione del Sangiovese includono Montalcino, Chianti e Montepulciano. Nel resto del mondo è coltivato principalmente in Argentina, Francia, Usa, Australia e Tunisia.
DOCG italiane in cui è presente il Sangiovese (11).
Toscana (9):
Chianti (=>70%);
Chianti Classico (=>80%);
Carmignano (=>50%);
Brunello di Montalcino (100%);
Montecucco Sangiovese (=>90%);
Vino Nobile di Montepulciano (=>70%);
Suvereto (=>85%);
Val di Cornia Rosso (=>40%)
Morellino di Scansano (=>85%).
Umbria (1):
Torgiano Rosso Riserva (=>70%)
Marche (1):
Conero (massimo 15%)
Tecniche tradizionali di vinificazione del Sangiovese.
La vinificazione del Sangiovese richiede un'attenzione particolare per estrarre al meglio le sue caratteristiche distintive. Le tecniche tradizionali di vinificazione del Sangiovese includono la macerazione pre-fermentativa, la fermentazione a temperatura controllata e l'affinamento in botti di legno.
Queste tecniche contribuiscono a conferire al Sangiovese i suoi aromi complessi e la sua struttura equilibrata.
Le denominazioni di vino Sangiovese più famose e loro caratteristiche.
Il Sangiovese è vinificato in diversi stili, ognuno con le proprie caratteristiche uniche. Gli stili di Sangiovese più popolari sono quelli che prevedono l'invecchiamento su legno ed includono il Chianti, il Brunello di Montalcino e il Vino Nobile di Montepulciano.
Il Chianti ed il Chianti classico sono tra le più famose denominazioni di Sangiovese. Si tratta di vini freschi e fruttati, con un minimo di 11 mesi d'invecchiamento in botti (24 mesi per il Riserva), perfetti per accompagnare una vasta gamma di secondi piatti italiani. Le principali differenze tra le due denominazioni riguardano la percentuale minima di Sangiovese (mino 70% per il Chianti e 80% per il Chianti Classico) e la loro zono di provenienza.
Il Brunello di Montalcino, invece, prevede da disciplinare l'utilizzo di Sangiovese in purezza ed è un vino più strutturato e complesso con un minimo di 24 mesi di affinamento in legno (48 mesi per il Riserva).
Il Vino Nobile di Montepulciano è un altro stile di Sangiovese elegante e raffinato, con un minimo di 12 mesi di affinamento in legno (lo stesso per il Riserva).
Abbinamenti con il vino Sangiovese.
I vini Sangiovese si abbinano magnificamente con una varietà di piatti della cucina italiana. Grazie alla sua acidità e struttura, il Sangiovese si sposa bene con carni rosse, formaggi stagionati e piatti a base di pomodoro. Ad esempio, una bottiglia di Chianti Classico si sposa alla perfezione con una bistecca alla fiorentina, mentre un Brunello di Montalcino si abbina splendidamente a un piatto di pappardelle al ragù di carne. A nostra esperienza e gusto, non da trascurare l'abbinamento dei Sangiovese giovani e rotondi con una classica lasagna alla bolognese.
Vini e produttori di Sangiovese degni di nota.
Ci sono molti vini e produttori di Sangiovese che meritano attenzione. Per quanto riguarda le versioni più complesse - affinate in legno - ad esempio troviamo nel Chianti Classico produttori come Marchesi Antinori, Marchesi di Frescobaldi Castello di Ama, Felsina, Fontodi, Ricasoli, rinomati per la loro produzione di Sangiovese di alta qualità.
Per il Brunello di Montalcino cantine come Altesino, Banfi, Casanova di Neri, Il Poggione, Poggio di Sotto e Biondi-Santi sono solo alcuni dei produttori che hanno contribuito a rendere questo vino famoso. Vi rimandiamo al nostro post sulla visita all'iconica cantina Biondi Santi, dove è nato il Brunello di Montalcino.
Passando alla nostra amata Romagna, terra ingiustamente sottovalutata dal punto di vista vitivinicolo, quando si parla di Sangiovese non possono mancare all'appello Fattoria Nicolucci con il suo premiato "Vigna del Generale" (da non sottovalutare neanche "I mandorli") e Fattoria Zerbina con "Pietramora" e "Monografia" e la straordinaria dedizione alla ricerca dei migliori cloni di Sangiovese. Per entrambe queste fantastiche realtà trovate il link delle visite da noi fatte in cantina.
Veniamo ora alla versione didatticamente più interessante, almeno per noi, quella dei Sangiovese affinati in acciaio e/o cemento. Se da un lato sono bottiglie che ci regalano meno complessità, per la mancanza di affinamento in botte, dall'altro ci fanno scoprire quali sono i veri sentori primari e secondari di questo fantastico vitigno.
Vi segnaliamo in tal senso la cantina Poggio Grande che nell'incantevole scenario della Val D'Orcia (patrimonio Unesco) produce - tra le varie cose - dei Sangiovese davvero interessanti e dall'ottimo rapporto qualità/prezzo. La lista delle cantine è talmente lunga che ci è impossibile citarle tutte... Il futuro del Sangiovese.
Nonostante la sua lunga storia, il Sangiovese continua a evolversi e ad affascinare. Gli enologi e i viticoltori stanno continuamente sperimentando nuove tecniche di vinificazione e di coltivazione per migliorare ancora di più la qualità dei vini Sangiovese. Il futuro di questa varietà di uva sembra brillante e promettente.
Conclusioni.
Scoprire la magia del Sangiovese è un'esperienza che vi porterà nel cuore dell'Italia e della sua cultura enologica. Questo vino, con la sua storia affascinante, le sue caratteristiche uniche e il suo territorio invidiabile, è davvero un tesoro nazionale. Non vediamo l'ora che possiate immergervi nel mondo del Sangiovese e lasciarvi conquistare dai suoi sapori e profumi avvolgenti.
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