Questo pregiato ortaggio, coltivato nelle fertili terre della campagna trevigiana, ha una lunga tradizione che risale al XVIII secolo. Il radicchio rosso di Treviso è un ibrido di cicoria, caratterizzato dalle sue foglie croccanti e dal suo colore rosso vivo.
Ma cosa rende davvero unico il radicchio rosso? Innanzitutto, il clima particolare di Treviso, con inverni freddi e nebbiosi, gli conferisce un sapore amarognolo distintivo. Inoltre, la sua coltivazione richiede un'attenzione e una cura particolari: il radicchio viene trapiantato durante il - sempre più caldo e siccitoso - periodo estivo (generalmente ad Agosto) per essere poi raccolto a mano in inverno (a partire da Ottobre). Durante la raccolta - ancora quasi del tutto manuale – i radicchi vengono inseriti fittamente, in piedi, su ceste di plastica che vengono a loro volta adagiate in vasche con poca luce e riempite con acqua corrente (a temperature ambiente). Qui avviende il cosidetto imbiancamento del radicchio: un processo naturale della durata variabile (di circa una/due settimane) durante il quale le radici rigermogliano. La privazione del processo di fotosintesi clorofilliana assieme a tutti i fattori riportati in precedenza portano il prodotto ad avere quelle coste bianche e foglie color rosso-violaceo che lo contraddistinguono.
Storia e origini del radicchio rosso di Treviso.
Il radicchio rosso di Treviso ha una storia ricca e affascinante. Le prime tracce di questo ortaggio risalgono al XVIII secolo, quando veniva coltivato nei campi di Treviso. Le prime evidenze storiche risalgono al 1900 in realzione alla prima “Mostra del radicchio di Treviso”, manifestazione che si è tramandata di anno in anno fino ai giorni nostri.
La sua diffusione e popolarità sono cresciute nel corso dei secoli, diventando un simbolo della tradizione agricola veneta.
In merito alle origini della sua nascita ci sono due versioni.
La prima versione riguarda Francesco Van den Borre, vivaista belga che intorno al 1860 si ipotizza abbia sperimentato la tecnica dell'imbiancamento sui comuni radicchi di campo selvatici, tecnica già molto utilizzata in Belgio per la cicoria Witloof.
La seconda versione è quella che ritiene che dei contadini trevigiani, con l’arrivo dell’inverno, avessero tentato di conservare i radicchi nelle stalle e che, casualmente, si fossero accorti che invece di marcire alcuni cuori del radicchio fossero rimasti sani e mangiabili; avendo poi a disposizione l’acqua sorgiva utile per tenerli sempre freschi si ritiene che abbiano iniziato questa nuova coltura.
I benefici del consumo di radicchio rosso per la salute.
Oltre al suo sapore particolare e alle sue caratteristiche estetiche, il radicchio rosso di Treviso offre anche numerosi benefici per la salute. Questo ortaggio è ricco di antiossidanti, vitamine e minerali essenziali per il benessere del nostro organismo. In particolare, il radicchio è una fonte preziosa di vitamina C, vitamina K, folati e fibre.
La vitamina C è un potente antiossidante che aiuta a proteggere le cellule dallo stress ossidativo e a rafforzare il sistema immunitario. La vitamina K, invece, è importante per la coagulazione del sangue e per la salute delle ossa. I folati sono essenziali per la produzione di nuove cellule e per la salute del sistema nervoso. Le fibre, infine, favoriscono il transito intestinale e contribuiscono al senso di sazietà.
Usi e ricette culinarie con il radicchio rosso di Treviso.
Il radicchio rosso di Treviso è un ingrediente molto versatile in cucina e si presta a molteplici preparazioni. Può essere consumato crudo in insalate, tagliato a julienne o a listarelle e abbinato a formaggi, noci o agrumi. Il suo sapore amarognolo si sposa alla perfezione con gli ingredienti dolci e acidi, creando un equilibrio di sapori unico. Inoltre, il radicchio rosso di Treviso può essere cotto e utilizzato come contorno per carni e formaggi o utilizzato per dei primi piatti.
Una delle versioni più apprezzate è l’utilizzo per i primi piatti: da provare il risotto al radicchio rosso, su questo link trovate la nostra squisita ricetta.
Può essere saltato in padella con olio d'oliva, aglio e peperoncino, oppure cotto al forno con un filo di aceto balsamico e una spolverata di formaggio grattugiato. Le sue foglie croccanti e il suo sapore intenso lo rendono un contorno irresistibile che si abbina bene a diversi piatti.
Vino da abbinare al risotto al radicchio rosso di Treviso.
Di seguito il link alla nostra rubrica "Le affinità gustative" dove vi indichiamo uno dei vini che abbiamo trovato più affini, scoprite quale!
Il significato culturale e le tradizioni del radicchio rosso di Treviso.
Oltre alle sue qualità culinarie, il radicchio rosso di Treviso ha anche un grande valore culturale e rappresenta una tradizione radicata nella storia della regione veneta. La coltivazione del radicchio è parte integrante dell'agricoltura trevigiana da secoli, e la sua produzione è tutelata da specifiche normative che ne salvaguardano la qualità. Inoltre, il radicchio rosso di Treviso è protagonista di numerose sagre e festival che si tengono in tutto il territorio veneto.
Tra le principali mostre del radicchio rosso di Treviso del 2024/2025 ricordiamo:
NOVEMBRE
dall'8 al 24/11/'24 “Festa del radicchio” a Scorzé www.prolocoscorze.it/festa/festa-del-radicchio-rosso/
Dal 22/11/'24 al 24/11/'24
“Festa del radicchio rosso di Treviso IGP e dell’agricoltura” a Spresiano www.facebook.com/prolocospresiano
Dal 30/11/'24 al 01/12/'24
"Festival del radicchio IGP" a Ponzano Venetofacebook.com/prolocoponzanoveneto
GENNAIO
12/01/'25
"Festa del Radicchio e dei Sapori della Tradizione Veneta" a Mirano https://www.fioridinverno.tv/eventi/festa-del-radicchio-e-dei-sapori-della-tradizione-veneta-mirano/
giorni: 19-20-21 e 25-26-27-28/01/2025 “Mostra del radicchio rosso di Treviso IGP tardivo” a Zero Branco www.radicchio.prolocozb.it
FEBBRAIO
Dal 15.02.'25 al 16.02.'25 "Mostra mercato del radicchio rosso di Treviso IGP a Mogliano Veneto https://www.fioridinverno.tv/eventi/mostra-del-radicchio-rosso-mogliano-veneto/
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