Racconto delle visita a cantina Barollo
In un caldo pomeriggio settembrino, il fato ci porta alla cantina Barollo: una delle realtà vitivinicole più consolidate e riconosciute della provincia di Treviso.
Veniamo subito premiati da un conviviale tavolo sotto ad un porticato - la giornata lo permette - imbandito con calici splendenti ed un invitante tagliere di salumi e formaggi.
E soprattutto: veniamo accolti da Elena e Beatrice che fanno gli onori di casa, ci informano che - ahinoi - arriviamo giusto il giorno dopo la fine della vendemmia e ci introducono Marco, titolare dal 2001 assieme al fratello Nicola.
Marco ci porta indietro nel tempo fino alle radici: dal papà Alfredo che per molti anni ha lavorato nel settore - in qualità di Broker - fino ai Conti Marcello, nobili veneziani, dai quali la famiglia ha acquistato alcuni degli attuali terreni. Ci ricorda che l'azienda si avvale della preziosa consulenza degli enologi Mario Barbieri e Riccardo Cottarella, attualmente uno dei più blasonati consulenti del settore.
I terreni, ad oggi circa 50 ettari, grazie alla loro trama ed una buona ventilazione, frutto della vicinanza all' Adriatico, si sono dimostrati un'ottima dimora per arricchire finezza e mineralità di vitigni internazionali come Chardonnay, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Cabernet Franc e Merlot. Vengono coltivati inoltre gli autoctoni Glera e Manzoni Bianco. Non dimentichiamo il Pinot Nero: verrà commercializzato, in purezza, per la prima volta a partire dalla primavera 2023. In merito alle viti: le più vecchie sono dell'89 e quelle più giovani hanno circa sei anni, quest'ultime introdotte sempre gradualmente, in sostituzione delle viti vecchie o malate.
A causa dell'annata siccitosa, la vendemmia 2022 è stata anticipata di ben due settimane - con sorpresa di tutti - e con una resa minore rispetto al 2021. Chiaramente sono in attesa del responso sulla parte più importante: quella qualitativa.
Veniamo guidati da Marco all'interno della moderna cantina, nella quale vengono prodotte circa 150.000 bottiglie l'anno: tutte - salvo rari casi - monovarietali e destinate per buona parte al mercato estero, al quale tengono particolarmente.
Nei vini in degustazione siamo unanimi nel dire che vi è un comune denominatore: l'eleganza. Tra tutti la fa da padrone il Frank, la cui fama ed annata (2019) non ci tradisce nel calice: caldo, morbido e con i tannini già levigati nonostante la giovane età (anche grazie all'accurata separazione dal mosto dei vinaccioli).
Che lo diciamo a fare: non da meno tutta la gamma degli Chardonnay ed il Frater Rosso, un merlot che accontenta qualsiasi papilla. A completare la gamma non possono mancare i prosecchi: rigorosamente Brut (circa 4 gr/l zuccheri) per una condivisibile - e ben riuscita - volontà di differenziarsi.
Vini degustati presso cantina Barollo.
Elenco:
Prosecco DOC Treviso Millesimato Brut - 2021 (100% Glera)
Prosecco Rosé DOC Millesimato Brut - 2021 (85% Glera e 15% Pinot Nero)
Metodo Classico Riserva Alfredo - 2015 (100% Chardonnay)
Frater Bianco - 2021 (100% Chardonnay)
Chardonnay - 2018 (100% Chardonnay)
Frater Rosso - 2021 (100% Merlot)
Frank 2019 (100% Cabernet Franc)
Che dire: si tratta di una realtà - come i loro vini - in continua evoluzione, tanto più è previsto un importante ampliamento della zona ricettiva, ed una nuova stanza sensoriale che non vediamo l'ora di testare! Prosit!
Sito: barollo.com
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