Nel cuore delle colline del Veneto, esiste un vitigno antico, per molto tempo dimenticato, che aspetta solo di essere riscoperto: il Recantina.
Si racconta che, nel Medioevo, fosse amato dai nobili locali per il suo sapore intenso e la sua eleganza raffinata.
Le tracce più datate sull'uva Recantina risalgono al 1600, lo scrittore Giacomo Agostinetti riporta (oltre che decantarne la ottime capacità di conservazione):
queste benedette uve recandine per il gran utile che rendono poiché fanno molta quantità d'uva fa vino buono e bello .
Per lunghi periodi la Recantina è stata scambiata per una varietà di Raboso, fino a quando un’indagine di Vianello e Carpenè del 1874 fece emergere come fosse tra le uve rosse più coltivate in 3 comuni di Treviso, Asolo e Castelfranco: zone, pertanto, nettamente diverse da quelle del Raboso.
La Recantina, invece, rientra nella famiglia dei Refosco.
Dopo periodi di fama e apprezzamento, la Recantina ha subito un declino che l'ha quasi fatto scomparire: diversi fattori hanno contribuito al suo abbandono, tra cui la preferenza per altre varietà di uva e la pressione economica sulla viticoltura tradizionale.
Ad oggi, però, c'è una crescente attenzione e un desiderio di riportare questo vitigno alla sua antica gloria.
Produzione e tecniche di vinificazione della Recantina.
La produzione della Recantina richiede cura, attenzione e rispetto per la tradizione. I vignaioli che hanno scelto di dedicarsi a questa varietà autoctona si sforzano di seguire metodi di coltivazione e vinificazione che valorizzino al massimo il potenziale di quest'uva.
La raccolta dell'uva avviene in modo manuale, per garantire la selezione dei migliori grappoli. Questa attenzione alla qualità prosegue anche durante la fermentazione, che avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per preservare gli aromi e la freschezza dell'uva.
Dopo la fermentazione, il vino viene affinato in botti di legno per un periodo variabile, a seconda dello stile desiderato dal produttore. Questo affinamento dona al vino ulteriore complessità e armonia, permettendo ai tannini di integrarsi e ammorbidirsi.
Varietà, DOC e profilo gustativo della Recantina.
Sono ad oggi note tre tipologie di Recantina:
a pecolo (peduncolo) scuro;
a pecolo (peduncolo) rosso;
Forner.
Grazie ad approfonditi studi sul DNA, solo la Recantina Forner (cognome della famiglia della cantina Pat del Colmèl) è iscritta al Registro nazionale delle varietà di vite ed è annoverata nella Doc Montello – Colli Asolani.
La Recantina si distingue per il suo colore rubino intenso e profondo. Al naso, si possono percepire note di frutti di bosco, come lamponi e mirtilli, accompagnate da sentori di spezie e legno.
In bocca, la Recantina offre una piacevole complessità, con una buona struttura e tannini morbidi. Il suo sapore è fruttato e persistente, con una piacevole acidità che gli conferisce freschezza.
Il Terroir Unico dell'uva Recantina e relativa DOC.
Il terroir in cui cresce l'uva Recantina svolge un ruolo fondamentale: il terreno e il clima della provincia di Treviso offrono le condizioni ideali per la coltivazione di questa varietà autoctona.
I vigneti di Recantina si trovano su pendii collinari, esposti al sole e influenzati dalle brezze fresche che soffiano dalle vicine Dolomiti. Questo microclima unico dona all'uva Recantina una maturazione lenta e graduale, permettendo agli acini di sviluppare tutto il loro potenziale aromatico.
Le colline del Veneto, con il loro terreno argilloso e calcareo, donano alla Recantina una mineralità distintiva e un'eleganza raffinata. Queste caratteristiche rendono l'uva Recantina un tesoro enologico da preservare e valorizzare.
A Treviso è stata istituita una DOC apposita per questo vitigno: la Montello e Colli Asolani Recantian DOC.
Suggerimenti d’abbinamento della Recantina.
Un vino a base di Recantina è un accompagnamento perfetto per una varietà di piatti e sapori. Grazie alla sua struttura e complessità, può essere abbinato a piatti a base di carne.
Per un abbinamento classico, prova a servire un bicchiere di Recantina con un filetto di manzo alla griglia. La ricchezza del vino si sposa perfettamente con la succulenza della carne, creando un connubio di sapori che delizierà il tuo palato.
Noi di Pupitres, vi consigliamo in primis di provare l’anatra in umido (o in “tecia” come si dice in Veneto): si tratta di un piatto che richiede pazienza ma una volta pronto, e degustato con una bottiglia di Recantina, siamo sicuri diventerà uno dei vostri preferiti. Niente male davvero neanche con un bel primo di pappardelle all'anatra.
Se preferisci piatti a base di pesce, l'abbinamento può essere sorprendente: prova a servire una zuppa di pesce ricca di sapori e profumi, accompagnata da un bicchiere di Recantina. L'eleganza del vino completerà alla perfezione la delicatezza dei sapori marini.
Migliori cantine dove acquistare Recantina.
Vi consigliamo le seguenti cantine:
Pat del Colmel di Castelcucco (TV);
Serafini & Vidotto di Nervesa della Battaglia (TV);
Giusti Wine di Nervesa della Battaglia (TV);
Progress Country & Wine House d’ Asolo (TV)
Commendator Pozzobon Rosalio di Volpago del Montello (TV);
Ida Agnoletti di Selva (TV)
Il futuro del Recantina e il suo potenziale rinascimento.
Il futuro del vino Recantina è promettente. Grazie agli sforzi dei vignaioli e degli appassionati, quest'uva autoctona sta lentamente tornando alla luce. La sua storia affascinante e il suo sapore unico stanno attirando sempre più attenzione da parte dei consumatori di vino e degli esperti del settore.
Il potenziale rinascimento del vino Recantina è un segno tangibile dell'amore e del rispetto per la tradizione enologica italiana. Grazie alla passione dei vignaioli che hanno scelto di preservare questa varietà autoctona, la Recantina sta tornando a essere considerata un tesoro enologico da rivalutare.
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