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Enantio: alle radici del vitigno autoctono trentino.

Enantio 2021 Terradeiforti DOC cantina Roeno | Pupitres.it

Conosciuto anche come Lambrusco a foglia frastagliata, l'Enantio (pronuncia corretta "Enanzio") è una varietà d'uva autoctona del Trentino-Alto Adige e in particolare della bassa Vallagarina, condivisa tra le provincie di Trento e Verona: viene prodotto, nella maggior parte dei casi per la Doc Terradeiforti, denominazione per l'appunto interregionale.

Fino al 1992 si pensava fosse a tutti gli effetti un Lambrusco emiliano mentre studi approfonditi hanno riconosciuto trattarsi di un vitigno a se stante. L'Enantio è inoltre conosciuto come uno dei pochi vitigni italiani coltivato a piede franco. Questo significa che a differenza di quasi tutti gli altri vitigni, coltivati in Italia ed Europa, non necessita d' innesto: si tratta infatti di un vitigno resistente alla Filossera. Per contro mediamente ha una resa bassa e le piante essendo molto vigorose richiedono una potatura impegnativa.


Caratteristiche organolettiche.

L'Enantio è un vitigno a vendemmia tardiva (fine mese di Ottobre), caratterizzato da una buona aromaticità che gioca tra note: di

confettura di frutti di bosco, vegetali, balsamiche e speziate.

Il corpo dell'Enantio è mediamente strutturato, con una buona persistenza gustativa e una certa morbidezza: i tannini sono spesso levigati grazie anche ai passaggi in botte.

Origine e storia dell'Enantio: dalle radici antiche alla rinascita moderna.

L'Enantio ha una storia antica, che affonda le sue radici nella tradizione vitivinicola del Trentino-Alto Adige. Le prime tracce di questa varietà d'uva risalgono all'epoca romana, quando veniva apprezzata per le sue caratteristiche uniche: Plinio il Vecchio lo menziona ad esempio nel “Naturalis Historia” descrivendola come “vite selvatica” (poi addomesticata). Nel corso dei secoli, però, l'Enantio è stato quasi dimenticato, lasciando spazio ad altre varietà più commerciali. È solo negli ultimi decenni che ha iniziato a riconquistare spazio, anche se ad oggi si possono contare non più di 40 ettari, allevati a pergola trentina. La preservazione di questo vitigno si deve ad alcuni produttori appassionati, questa varietà d'uva è stata rivalutata e riscoperta, oltre che all'attenzione crescente verso le varietà autoctone: gli appassionati di vino sono sempre alla ricerca di prodotti autentici e unici, e l'enantio offre proprio queste caratteristiche. Regioni italiane in cui viene coltivato l'Enantio: un viaggio tra le sue terre di elezione.

Nella provincia di Trento la combinazione di terreni fertili, clima favorevole e l'esperienza dei viticoltori locali contribuiscono a creare vini di alta qualità, che ne esaltano al meglio le caratteristiche.

Oltre al Trentino-Alto Adige, l'Enantio è coltivato anche in alcune zone del Veneto. Queste regioni hanno riconosciuto il valore di questa varietà d'uva e hanno deciso di scommettere sulla sua coltivazione. Anche se la produzione è ancora limitata, i vini prodotti sono di ottima qualità e stanno guadagnando sempre più apprezzamento tra gli intenditori di vino.

Cantine consigliate.

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scheda vitigno Enantio - Pupitres.it


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